Si dice che un viaggio apra la mente e ci faccia crescere, sopratutto il viaggio inteso come viaggio culturale. Questo perché ogni comunità di persone ha le proprie tradizioni e i propri valori, che si ritrovano nella cultura del luogo e che fanno modo che viaggiare sia un’esperienza culturale vera e propria.
Essendomi laureata in lingue e comunicazione, mi è capitato di studiare le scienze sociali come l’antropologia ed ora, qualche anno dopo, mi accorgo di avere i residui di quella visione analitica che all’inizio non mi aveva conquistata.
Ognuno di noi cresce e vive secondo quelli che sono i parametri della propria cultura. E’ un concetto facile da capire ma non da mettere in pratica. A volte diamo per scontato che le cose si facciano nel modo in cui siamo abituati noi. Invece, ogni cultura e ogni Paese ha un modo diverso di vivere. Questo può spaventare, ma se visto con occhi diversi è affascinante. Non necessariamente dobbiamo avere paura del diverso!
La cultura
La definizione di cultura è legata al concetto di società e di civiltà. Nel suo senso più generale racchiude elementi come il costume, la morale, i diritti, l’arte, le credenze e conoscenze e tutte le abitudini appartenenti ad un dato gruppo di persone.
Perché ogni Paese ha una diversa cultura? Perché è acquisita e plasmata in base a fattori locali. Potremmo dire che è l’elemento che connette una società, facendola sentire parte di un gruppo.
Come si trasmette la cultura? Con la comunicazione, in tutte le sue forme. Ogni cultura diventa un modello per quella società, per il quale vengono create regole non scritte in risposta al contesto. Grazie alla cultura sappiamo come comportarci nella maggior parte delle situazioni ed anche cosa attenderci dagli altri.
Possiamo quindi dire di essere preparati alla nostra realtà e a vari tipi di situazioni. Quando è che invece c’è qualcosa che non funziona? Quando ci rapportiamo a culture diverse, per le quali i modelli a cui siamo abituati non funzionano e allo stesso tempo i loro modelli ci appaiono strani o sbagliati. Invece sono solo diversi.
pic by @Luca Poerio
E’ solo questione di ambientazione e abitudine. In un contesto diverso ci mancano le linee guida per capire le dinamiche e saperci muovere. Se manca la volontà di conoscere queste dinamiche nuove sarà impossibile trovare un punto d’incontro.
Dobbiamo capire che i modelli culturali sono solo risultati dati da anni ed anni di interazioni tra gli elementi che influenzano la cultura, che diventano interdipendenti tra loro. Per avere un atteggiamento più aperto verso le altre culture dobbiamo percepirle come insiemi di valori.
Un viaggio culturale per apprezzare l’altro
E’ un patrimonio speciale che per quanto possa avere elementi discordanti con la nostra cultura va rispettato per quello che è. I problemi maggiori nascono nel momento in cui una cultura è forzata a convivere con l’altra e questi elementi si scontrano.
Nel nostro piccolo dovremmo essere più aperti verso la conoscenza neutra dell’altro. Si chiama spirito d’adattamento e curiosità. Se non ci fossero guerre – che forse non tutti sanno ma sono sempre e solo guerre politiche legati agli interessi di pochi – non piacerebbe anche a voi scoprire i modi di fare e le abitudini di un’altra persona, che sia essa australiana, sudamericana, russa o dell’est europa?
Per questo fare un viaggio è un’esperienza culturale.
Personalmente mi è capitato varie volte ormai di interfacciarmi con altre culture ben diverse dalla nostra e posso confermare che se all’inizio notavo più i punti di attrito e a volte la convivenza mi risultava un po’ difficile, a posteriori mi son rimasti tra i ricordi quasi solo gli aspetti affascinanti.
In una situazione di lontananza dalla mia cultura italiana alla quale sono tanto affezionata, e non essendo più a contatto stretto e prolungato con una cultura diversa, gli aspetti che non mi piacevano diventano sempre più ricordi deboli. Mentre prevalgono le particolarità piacevoli che ho notato vivendo in quelle nazioni. Certo non parlo di posti come la Spagna, più simile a noi essendo un Paese latino, ma di culture come quella americana, quella asiatica e quella inglese.
Della cultura americana ora apprezzo la semplicità, l’apertura e la voglia di non prendersi troppo sul serio. Di quella asiatica apprezzo il cibo, la coesione verso i propri connazionali e il senso di appartenenza e quasi gratitudine verso la propria cultura. Di quella inglese, poi, apprezzo il senso del dovere e la gentilezza (la cosiddetta politeness).
La prossima volta che fate un viaggio, vi consiglio di godervi a pieno le differenze culturali!
