Dell’esistenza del subconscio ne parlò per la prima volta Freud nella sua psicoanalisi. Cosa c’è di interessante? Sapere come e cosa controlla e come riprogrammarlo.
Cos’è il subconscio e qual è il suo scopo
Il subconscio è una parte della nostra mente in grado di assorbire le informazioni che riceviamo e organizzarle in schemi mentali, stabilendo azioni e reazioni. E’ una parte non controllata direttamente da noi che segue da un lato le emozioni e dall’altro una logica basata sulle nostre esperienze passate. Questa logica si sviluppa attraverso la deduzione.
In particolare Freud pensava che il subconscio fosse guidato dall’istinto e dagli impulsi. Il fine ultimo del subconscio dovrebbe essere quello di portarci alla felicità, ma in alcuni casi non va proprio così.
Quando non siamo in grado di razionalizzare quello che ci succede, nel subconscio si creano convinzioni sbagliate che ci portiamo avanti nel tempo. Queste convinzioni sono alla base poi di situazioni future appunto guidate dal subconscio secondo schemi errati in partenza.
Lo scopo del subconscio è la memoria: ci aiuta a immagazzinare i dati, i fatti e le esperienze e andarli a richiamare quando ci è necessario. Più avremo un’attenzione cosciente, un emozione e un interesse verso l’informazione più sarà poi facile richiamarla.
Come agisce il subconscio
” Il subconscio pensa infatti per associazioni logiche, e più associazioni ho tra le varie impressioni, più sarà facile per il subconscio estrapolare l’informazione quando richiesto.”
Agisce anche nel funzionamento del nostro corpo, nella gestione delle nostre emozioni e nelle reazioni derivanti da queste Non solo, influenza le nostre abitudini e la nostra percezione.
Questo perché crea associazioni che piano piano fissiamo nella mente e che usiamo per interpretare quello che viviamo (sia consciamente che inconsciamente).
Ovviamente, nel caso della percezione, saremo influenzati anche da convinzioni, pregiudizi e schemi mentali causati dal contesto, dalla società, etc.
Come fare per cambiare gli schemi
Semplicemente, le abitudini mentali sbagliate vanno sostituite con altre giuste. Il punto di partenza è rendersi conto che stiamo attivando degli schemi interpretativi sbagliati. Questi schemi ci spingono ad azioni che non hanno come fine ultimo la nostra felicità.
Una volta capito questo, possiamo comunque intervenire attivamente e consciamente, attraverso stimoli fisici. Tutto deve partire dall’accettazione.
Suggerendo nuove idee alla nostra mente, si creeranno nuove connessioni neurali che ci permetteranno di risintonizzarci con quello che vogliamo veramente e che ci può portare ad una situazione positiva.
Saper cambiare le nostre convinzioni a livello del subconscio significa accrescere la propria consapevolezza, le nostre capacità e come ultimo risultato farci crescere da un punto di vista personale.
Ti consiglio di leggere il mio approfondimento sull’intelligenza emotiva, o se puoi il libro di Goleman.
Fonti:
https://www.scienzaeconoscenza.it
