Un po’ di tempo fa ho scritto questo articolo, mai pubblicato. Ora lo pubblico perché mi sento libera di condivedere con chiunque ne abbia bisogno questi consigli di vita preziosi.
Approccio
Non ti stressare per il lavoro e non ti abbattere
Tu se non sei il lavoro che fai. Non è tua l’azienda per la quale lavori. Non ti definisci in base al tuo operato per quell’azienda. Sei una bella persona, sei brava, sei ricca di qualità e carica di energie, sei unica e meravigliosa, a prescindere da quello che fai al lavoro. Anche se al lavoro puoi far schifo rimani tu. Non ti giudicare per quello che va o non va al lavoro. Non lasciare che il giudizio degli altri sul tuo lavoro intacchi te come persona. Ricordati quel bambino che a scuola andava male e veniva sempre rimproverato, ma non perdeva l’entusiasmo per la vita.
Fai del tuo meglio sempre e comunque
Fare del tuo meglio ogni giorno a prescindere da come vanno le cose ti permette di sentirti comunque soddisfatta di quello che fai e che sei, di non sentirti in colpa e di tornare a casa serena. Se fai quello che devi fare e lo fai con cervello e cuore, se poi non va amen, non è colpa direttamente tua. Questo ti permette di uscire dal lavoro e continuare a vivere la tua vita. Quindi fai sempre e comunque il tuo, senza stress, senza sentirti immensamente sotto pressione. Respira e vai avanti.
Stesso discorso nella vita privata o nelle passioni. Non guardare solo ai numeri. La vita non è un numero e tu non sei un numero. Non ci sono conteggi che in realtà parlino delle tue qualità. Tutti i conteggi sono sfalzati e non ti tolgono niente. Ognuno di noi è speciale per le sue qualità, per cui continua a fare quello in cui senti di brillare, anche se non hai conferme esterne. Tu sei la tua unica conferma realmente necessaria. Non ti arrendere mai, davvero. Fai quello per cui senti il tuo “scaldacuore” e se fallisci, fallo lo stesso, per te.
Distaccati
Mantieniti coinvolta al lavoro, ma distaccati da tutto quello che riguarda il lavoro una volta che esci dall’ufficio. Come prima, non è la tua azienda, tu hai una vita, tu sei altro. Coltiva i tuoi interessi personali, fai le cose che ti fanno stare bene, trova sempre il tuo spazio e il tuo tempo, rispetta chi sei, cosa senti e quello che vuoi. Coltiva le tue passioni e le tue amicizie, persegui la tua missione. Se il lavoro non va, ci penserai al lavoro. Non annullarti, non lasciar spegnere la tua luce. La tua luce è indipendente da ogni risultato, ogni kpi, ogni task. Nessuno di noi nasce “imparato”, nessuno ci dice cosa sappiamo e non sappiamo fare, nessuno ci obbliga a saper fare tutto. Nessuno sa fare tutto. Se non sai fare qualcosa e non riesci ad impararla non fa per te, saprai fare altro. Mostra il commitment attraverso quello che fai e quello che dici, ma mantieni la differenziazione tra commitment e schiavitù. Niente è essenziale.
Distaccati anche da amici di vecchia data che ti giudicano, parenti che non ti capiscono, situazioni in cui ti senti scomoda. Non sei quello. Non ti identificare con quello. Puoi lasciare uno spazio tra te e le parti della tua vita in cui non ti riconosci.
Fatti furba
Accogli i feedback senza prenderli sul personale, ascoltali e cerca di metterli in pratica sempre come qualcosa di impersonale. Prova a mostrare quello che stai facendo e far vedere che fai le cose che fai, non mostrare cose fraintendibili, per cui preservati dai giudizi inutili. Sentiti libera di vivere la tua vita, ma sii furba nel non dare adito a etichette, fraintendimenti e giudizi. Non dare modo alle persone di mettere bocca nella tua vita personale, o se lo fanno difenditi senza esitazioni. Il tuo tempo libero è solo tuo, hai tutto il diritto di coltivarlo come vuoi. Sentiti libera di vivere normalmente di fare le tue cose, ma parati il sedere preventivamente, tanto le persone non capiscono e vedono solo quello che vogliono vedere. Il modo per fare le tue cose c’è sempre. Nel 2023 l’inclusività è uno dei valori più importanti. Se qualcuno ti giudica perchè fuori dall’orario lavorativo fai una cosa “X” (qualsiasi essa sia) sbaglia solamente lui. E se lui è il tuo capo, cambia capo.
Organizzazione del lavoro
1. Quando lavoro, non uso whatsapp
2. Quando sono in call, non uso whatsapp e non uso slack
3. Quando sto facendo qualcosa e mi concentro, non uso whatsapp, slack, non leggo email, non vado off topic con i colleghi
3. Faccio almeno 3 pause da 5 minuti al giorno
Organizzazione della vita privata
- Quando non lavoro, rimando segnalazioni, richieste e spunti su slack o meglio su email.
- Durante il tempo libero, mi dedico alle mie passioni e porto avanti obiettivi personali, ma senza che niente diventi un’ossessione. Se un periodo voglio fare solo yoga, faccio solo yoga. Mi ascolto sempre. Non mi omologo nelle vite degli altri. Non le giudico. Non giudico me.
- Cerco un equilibrio tra me e gli altri. Cerco di andare incontro agli amici e alle persone a cui tengo, ma ricordando che anche loro è giusto che lo facciano nei miei confronti. Perseguo la politica del dare e avere, non per egoismo personale, ma perché voglio sempre mantenere quel mio spazio in cui respirare, e lasciare respiro anche agli altri.
- Vivo accogliendo quello che viene e guardando alla vita come un’insegnamento. Allo stesso tempo, sono sempre pronta per cambiare vita, se non ci sto bene.
- Ringrazio tutte le persone che mi danno un consiglio, lo valuto, provo a farlo mio e a imparare. Allo stesso tempo, solo io so come sto e quello che voglio. Resto presente con me stessa e capisco come usare quel consiglio.
Questi “consigli di vita” li ho creati come memo personale verso me stessa, ma se per caso fanno bene anche a te, fammelo sapere. Mi farebbe piacere.
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