Tra i mantra più spesso recitati c’è sicuramente l’om buddista. Chi di voi ha partecipato a una lezione yoga è probabile che l’abbia recitato a inizio e/o fine lezione e ora vi spiego perché.
Il mantra om è la recitazione buddista più famosa, considerato il suono primordiale nella tradizione buddista ed è sicuramente uno dei più importanti, considerato addirittura il mantra sacro. Si dice che fosse il suono primordiale, precedente alla formazione stessa della materia e che per questo racchiuda la massima energia.
Come tutti i mantra, viene normalmente recitato in posizione comoda seduta, con occhi chiusi, dopo un momento di concentrazione sul respiro. Una volta mi è capitato di trovare tra le ricerche su google “saluto yoga fine lezione” e mi ha fatto sorridere, perché in realtà non è un saluto. Anzi, in realtà di solito per quanto mi riguarda se lo faccio a fine lezione mi piace proporlo anche all’inizio della pratica!
Ma vediamo perché recitare il mantra e come.
Perché il mantra om è il più importante
Così come quanto si canta si parla di vibrazione, quando si recita un mantra il suono che produciamo vibra a una certa frequenza. La frequenza del mantra om, circa 432 Hz, si dice che sia la stessa ritrovata in natura. Per questo la recitazione del mantra om nel mondo buddista è considerata molto potente.
Infatti, la vibrazione prodotta risuona all’interno del corpo di chi lo recita, attivando specifici centri nervosi e producendo un determinato stato d’animo. Proprio grazie alla sua importanza, il mantra om viene recitato all’inizio di molti altri mantra.
Non solo: il mantra om non fa parte solo della religione buddista ma anche di quella induista e in tante altre tradizioni (giainismo, sikhismo e altre scritture asiatiche).
Om: significato e scopo
Mi chiedono spesso quale sia il significato dell’om o se sia semplicemente un simbolo ricorrente nelle pratiche yoga. Lo scopo principale del mantra om è quello di creare il giusto equilibrio tra gli stati di veglia, sonno e sogno e di facilitare la nostra connessione con la coscienza. Il simbolo dell’om non è altro che la parola scritta in sanscrito:
Come recitare l’OM buddista
Una delle prime cose che mi è stata insegnata è proprio la recitazione stessa di questo mantra buddista. Sembra così semplice..dopotutto sembrano solo due lettere. Ma in realtà il suono è composto non da una sola sillaba ma da tre: A, U, M.
Prima di tutto, è importante la respirazione: inspira ed espira completamente, inspira profondamente e solo dopo l’inspiro puoi recitare l’om. Il suono non è urlato (non è una gara a chi lo pronuncia più forte, come sembra in certi casi) ma è quasi interno: il suono inizia con una a molto nasale che subito diventa una o profonda (la bocca è quasi socchiusa, non è spalancata) e termina con la vibrazione della m.
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