Ti senti demotivato? Capita a tutti ma per fortuna passa, puoi ritrovare la motivazione!
Partiamo da un presupposto: per esperienza personale, anche i momenti negativi ci servono per migliorare la nostra situazione, per andare avanti e cambiare qualcosa di statico. Capita a tutti di sentirsi arrabbiati per qualche insoddisfazione e successivamente di perdere la motivazione, ma un risvolto positivo di questo stato d’animo può e dovrebbe essere il cambiamento della situazione in cui ci troviamo.
D’altra parte, una stasi prolungata non porta tanti frutti: quando ci arrendiamo alla situazione nella quale ci troviamo tendiamo a spegnerci sempre più, ad essere meno proattivi e meno produttivi e per questo ad ottenere sempre meno risultati, perdendo sempre di più la motivazione.
Un qualsiasi evento – positivo o negativo – sblocca la situazione statica e ci porta a cambiare qualcosa. Di qui la chiave per soddisfare i nostri bisogni e le nostre voglie. Proprio la perdita di un equilibrio ci costringe ad agire e quindi a “svegliarci” dallo stato di calma piatta in cui ci adagiamo.
Qual è il punto di tutto questo? Quello che voglio dire è che la motivazione arriva anche quando pensiamo che sia molto difficile ritrovarla.
I trucchi per ritrovare la motivazione
1 – Sforzarsi di essere positivi e pensare meno
A volte perdiamo la motivazione perché iniziamo a pensare a tutti i “se” e “ma”, a tutte le implicazioni che porta una determinata scelta, a come potrebbe andare avanti una situazione attuale (sicuramente in negativo) interpretandola a modo nostro. Ricordiamoci una cosa: l’interpretazione che diamo noi ai fatti è SEMPRE soggettiva. Nessuno di noi è capace di giudicare quello che vive in modo 100% neutrale e razionale e tanto meno di prevedere il futuro o leggere nella mente delle altre persone. Ci possono sempre essere ragioni a noi sconosciute dietro un determinato atteggiamento o anche dettagli che non conosciamo.
Pensare troppo porta sempre a farsi domande sbagliate, poco costruttive, ad aumentare le nostre paure e svilupparle a livelli catastrofici, finendo per credere a fatti che nessuno ci ha mai presentato. Insomma, chi pensa troppo finisce per dare corda ad un “io” interiore poco coraggioso e molto poco ottimista. Meglio avere una fiducia generale nel domani, focalizzando sempre i nostri obiettivi primari e guardando ai lati positivi di quello che accade.
2 – Mantenersi attivi
Stare tutto il giorno seduti sul divano o fare attività ripetitive non aiuta di sicuro a ritrovare la motivazione. D’altra parte capisco che è difficile trovare la voglia di fare qualcosa (qualsiasi cosa) quando si perde la motivazione, ma basta partire poco per volta. Fare, fare, fare.
La motivazione è un comportamento motivato, una spinta che ci porta ad agire. Iniziando a fare qualcosa, anche piccoli passi, si torna a sentire un po’ di soddisfazione personale e si da un boost all’autostima. Di conseguenza, la nostra voglia di fare aumenta e la nostra soddisfazione la segue a ruota.
3 – Partecipazione
Sentirci estranei a qualcosa è uno degli stati peggiori che possiamo attraversare. E’ abbastanza logico che se non ci sentiamo coinvolti non troveremo la spinta per qualsiasi tipo di azione, sopratutto se innescata da noi. Addio proattività, intraprendenza, voglia di scoprire, sicurezza, ottimismo.
Si parla sempre più di engagement (coinvolgimento) e fidatevi funziona sempre: sia nelle relazioni umane sia nei rapporti lavorativi che nelle comunicazioni business to consumer. Bisogna sentirsi legati a qualcosa per “dare”, per sviluppare comportamenti interessati a qualcosa. Quanti webinar e seminari capita di sentire sull’importanza di un articolo/una comunicazione ingaggiante e quante linee di business hanno cambiato i loro punti saldi per sviluppare l’engagement? Ormai tutti!
Dobbiamo sentirci parte di una catena, di un legame, di un meccanismo. Ci piace condividere le nostre idee, i nostri stati d’animo e i nostri successi. “Vivere la persona” nella coppia è fondamentale (passatemi il termine), condividere momenti positivi e negativi è quello che lega due persone, che li unisce in qualcosa di unico che non è replicabile con altre persone.
Allo stesso modo, essere partecipe degli sviluppi aziendali, riuscire a toccare con mano la crescita, gli sforzi ma anche i problemi dell’azienda dove lavori ti rende attivo nel contesto e ancora una volta partecipe. Respirando ciò che c’è alla base del business e facendo tuoi gli interessi dell’azienda grazie proprio ad un meccanismo di engagement, i tuoi comportamenti saranno mirati ad un obiettivo e il tuo stato d’animo sarà infinitamente più invogliato e motivato.
4 – Essere ispirati
Una buona componente della motivazione è l’ispirazione. Come una lampadina che si accende, l’ispirazione ci attiva, ci rende molto più dinamici e con voglia di fare. La buona notizia è che l’ispirazione la possiamo cercare e stimolare. In base ai propri obiettivi e alle proprie passioni, ognuno di noi può contare su qualche piccolo trucco per farsela venire: gli sportivi possono guardare video dove i più grandi atleti di quella categoria mostrano le proprie performance, gli artisti possono andare ad una mostra e ammirare l’arte in ogni sua forma, i musicisti possono ascoltare un po’ di musica e via dicendo.
Anzi, vi dirò di più: l’ispirazione a volte nasce anche da altre componenti! Quando devo essere creativa, ad esempio, mi metto le cuffiette e ascolto musica: pur non essendo musicista o cantante certi tipi di musica hanno in me un potere molto forte e mi caricano a mille.
In altri casi ancora, invece, l’ispirazione nasce smettendoci di pensare, ossia distraendosi e svuotando la mente.
