Negli ultimi anni molte persone si sono avvicinate allo yoga, e c’è ora chi inizia ad avvicinarsi anche alla meditazione. In molti mi hanno chiesto consigli, sapendo che io la pratico regolarmente e che l’ho sempre sostenuta. Per questo ho deciso di darvi qualche suggerimento scritto.
Come ci sono diversi tipi di yoga, ci sono anche diversi tipi di meditazione. Meditazione buddhista, trascendentale, meditazione zen, meditazione yoga e addirittura meditazione cristiana. Sfatiamo sin da subito un mito, quindi, ossia che la meditazione sia legata solamente al buddismo.
Cos’è la meditazione
Per capire come meditare bisogna prima di tutto sapere cosa si intende per meditazione. In generale, la meditazione è una pratica che permette di arrivare alla propria interiorità, rilassando mente e corpo. A seconda del tipo di meditazione, vi diranno che l’obiettivo è quello di svuotare la mente da ogni pensiero e stimolo sconnettendosi da tutto, o al contrario concentrandosi sul percepito e andando ad ascoltare tutti gli stimoli dell’ambiente in cui ci si trova, in modo da aumentare al massimo le proprie sensazioni e riscoprire i nostri sensi.
A seconda dei metodi, ci si concentra su una visualizzazione (ad esempio, nella meditazione dei chakra spesso si parla di luci e colori, e nella meditazione della candela dopo aver fissato intensamente la fiamma della candela, si riporta internamente quella stessa fiamma). O ancora, un’altra tecnica comune è la recitazione dei mantra.
Ho ripetuto più volte la parola concentrazione, proprio perché è il preambolo della meditazione. Sopratutto per i meno esperti, prima di entrare in uno stato meditativo, infatti, si passa per uno stato di concentrazione.
L’obiettivo quindi è sempre lo stesso in tutti i tipi di meditazione, ma ci si arriva in modi diversi. Per imparare si possono provare diversi esercizi, ma sicuramente i primi passi sono gli stessi per tutti.
Se siete curiosi di approfondire sui benefici della meditazione, ho dedicato un articolo apposta sul tema, QUI
I miei consigli su come meditare da soli
- Non abbiate fretta, all’inizio è normale non riuscire a svuotare la mente. Arrivano tanti pensieri ed è naturale avere l’istinto di seguirli e divagare. Con la pratica riuscirete man mano a riconoscere quando stanno arrivando e lasciarli passare così come sono arrivati. Il mio consiglio non è quindi di combatterli ma di accettarli e “rilasciarli”.
- In molti casi può essere utile iniziare dalla concentrazione sul respiro o da una meditazione guidata, che non vi lascia il tempo o il modo di divagare con i vostri pensieri, perché ascoltate le indicazioni di chi vi guida. Ad esempio, sul mio canale Youtube ne trovate qualcuna fatta da me
- Fatelo per voi, non fatelo perché lo fanno gli altri e volete che vi piaccia. E’ una pratica personale, che vi aiuta a ritrovare la consapevolezza di voi stessi, vi permette di capire cosa vuol dire essere coscienti e presenti. Praticandola regolarmente vi cambia il modo di vedere il mondo, le persone e la vita in generale. Non c’è niente di più bello che iniziare una giornata dopo aver fatto anche solo 10-15 minuti di meditazione o di chiudere una giornata stressante e stancante ritrovando il proprio io con una meditazione serale. Provare per credere.
- Essendo qualcosa di molto personale, può essere che vi troviate meglio a praticare con altre persone o come nel mio caso a praticare da soli. Se vi piace di più meditare da soli, vi consiglio di ritagliarvi un momento solo per voi, in cui possiate staccare completamente dal telefono, citofono, cane, figlio, partner ecc ecc. Ritagliatevi anche un vostro spazio, idealmente un punto della casa in cui vi sentite bene e vi possiate davvero lasciare andare.
- Riguardo la posizione per meditare, non vi consiglio di meditare a letto, perché in tal caso addormentarsi è molto facile e a quel punto non avrete mai idea di cosa significhi entrare in meditazione. Sicuramente può essere utile usare tecniche di rilassamento prima di dormire, ma quella è un’altra storia. Ci sono diverse scuole di pensiero sulla posizione da adottare quando si medita, chi vi dirà di meditare seduti o chi coricati. Personalmente alterno a seconda del tipo di meditazione che faccio o anche di quello che mi sento, però le meditazioni migliori devo ammettere di averle fatte sempre da sdraiata.
- Per riuscire a meditare davvero bisogna semplicemente lasciarsi andare, aprirsi a quello che si sente. Non necessariamente bisogna credere in qualcosa di spirituale o in qualcosa di esoterico. La meditazione è un modo per conoscersi meglio, per vedere la realtà con occhi diversi e resettare la mente. Provare vergogna, aprire gli occhi per sbirciare quello che fanno gli altri, ridere o commentare con sé stessi quello che si sta vivendo durante una meditazione può essere normale la prima volta, e se vi è capitato vi consiglio di riprovare a mente aperta e di provare anche altri tipi di meditazione.
I metodi per meditare
Ci sono tanti metodi per meditare, appartenenti a diverse correnti di pensiero. Ad esempio, la meditazione mindfulness è diversa da come si medita nel buddismo. Se volete saperne di più vi parlo delle diverse tecniche di meditazione in un mio articolo dedicato su Donna Moderna.
Se vi interessa l’argomento seguite il mio canale Youtube per non perdervi i miei video, o il mio Instagram dove spesso riporto consigli e spunti sia sullo yoga che sulla meditazione. Se avete domande, scrivetemele pure nei commenti o in privato.

2 Comments
guida alla meditazione davvero super interessante, fatta veramente bene, complimenti! grazie dell’ispirazione 🙂
Grazie a te Gustavo, mi fa piacere che ti sia piaciuta!