Curare la nostra alimentazione non è solo un fatto di linea: attraverso quello che mangiamo nutriamo il corpo ed influenziamo la produzione di ormoni. Franco Berrino, famoso medico italiano, ha studiato e analizzato diversi studi scientifici per verificare l’alimentazione migliore per la salute, in particolar modo quella indicata per la prevenzione dei tumori.
Il tema dell’alimentazione a volte è sottovalutato e preso alla leggera. Spesso si pensa di adeguare la propria dieta per non ingrassare o per perdere chili di troppo. Mai abbastanza, invece, si sceglie cosa mangiare per migliorare lo stato di salute o fare prevenzione. A mio parere in Italia, così come in tantissimi altri Paesi, manca la cultura nutrizionale per cui solo poche persone – quelle che si informano attivamente – sono a conoscenza delle reazioni degli alimenti sul corpo.
Un po’ come è successo col glutine, si segue passivamente la moda e la “voce della TV”, per cui se ti arriva ossessivamente il messaggio “senza glutine”, anche tu avvii la lotta al glutine senza nemmeno sapere cos’è e come e quando dovresti realmente evitarlo. Stessa cosa per la lotta ai carboidrati o anche per la carne. E se questo più o meno bene per le persone comuni, è invece meno positivo per le persone che, grazie alla prevenzione, potrebbero incidere attivamente sul proprio rischio di insorgenza di tumori.
L’alimentazione per la prevenzione dei tumori: funziona davvero?
Chiarisco subito: sì, l’alimentazione incide sui processi chimici del nostro corpo, come la produzione di ormoni. Nel caso della prevenzione dei tumori, ad esempio, tra le più importanti reazioni del corpo rispetto al cibo c’è la produzione di ormoni della crescita, che sarebbe da limitare il più possibile in caso siano presenti cellule tumorali, come potete immaginare.
Mi è molto difficile spiegare in poche parole questo concetto, per il quale Franco Berrino ha scritto un intero libro (che vi consiglio di leggere), ma ci proverò.
L’insorgenza di un tumore è dettata da tanti fattori, che incidono sul proprio grado di rischio. Tra questi principalmente ci sono i fattori ambientali e i fattori genetici. In ogni caso (sia per chi è geneticamente a rischio che per chi non lo è), ci sono diversi elementi sui quali possiamo fare la nostra parte. Non si tratta di fare magie, ma di andare a rendere la vita difficile al tumore che ha intenzione di svilupparsi.
Il concetto è proprio questo in realtà.. quello che possiamo fare attraverso la nostra alimentazione è rendere più o meno facile o difficile la comparsa e lo sviluppo dei tumori nel nostro corpo. Nessuna magia, nessuna promessa, solo una condizione un po’ più attiva e partecipativa nel combattere quello che è il male comune di oggi.
Ma quali sono i cibi per la prevenzione dei tumori?
Mi dilungherei troppo a spiegarvi i motivi dei sì e dei no, non voglio rubare il mestiere agli altri né fare copia e incolla. Voglio invece spingervi a leggere il libro e ragionare sulle vostre scelte alimentari, quindi vi lascio lo spazio per approfondire.
Alimenti NO (da evitare o limitare)
- carne e affettati
- burro
- zucchero
- latte e formaggio
- farine raffinate (0 e 00)
Alimenti SI (particolarmente consigliati)
- cereali integrali (riso integrale, orzo, farro, grano saraceno, miglio)
- fiocchi d’avena
- legumi
- verdure: in primis broccoli, cime di rapa, cavolfiore, cavolo nero, cavolo rosso, verza, cavolini, rape, ravanelli, daikon, rucola, crescione, radiccio, indivia, spinaci, zucca e carote
- soia, miso, tofu, tempeh
- semi di lino e altri semi oleosi
- alghe
- frutti di bosco
- tarassaco
- tompinambur
- funghi shiitake
- sesamo e tahin
- mandorle
- senape
- gomasio
- tamari
Alimenti OK
- pesce
- qualche volta crostacei e molluschi
Tra gli altri consigli in linea generale usare poco sale e preferire tutti i cibi non industriali. Ad esempio, optare per il pane fatto in casa (nel libro dà anche ricetta e procedimento).
Il mio punto di vista
La mia posizione personale è abbastanza facile, nel senso che io già prima di leggere il libro seguivo un’alimentazione simile, latticini a parte. Da ragazzina non mi sono mai privata di nulla, ma anche ora non mi nego del tutto qualche piacere. Anche Berrino d’altra parte consiglia di concedersi ogni tanto qualcosa, non è un singolo pasto a fare la differenza ma la nostra alimentazione di tutti i giorni.
Penso che tra tutti i motivi per cui possiamo seguire un certo tipo di alimentazione, la salute sia il motivo più importante. Quello che mi è piaciuto del libro è la spiegazione dei motivi e l’evidenza scientifica riportata a fronte dei test effettuati. Detto questo, non sapremo mai con assoluta certezza se effettivamente quanto detto e provato oggi sia 100% accurato e funzionante. Ma tra seguire la strada del “non funziona quindi non lo seguo” e “non so se funziona – ma potrebbe funzionare quindi ci provo”, io scelgo la seconda, che in ogni caso male non fa.
Il libro di Franco Berrino è qui, Alimentare il benessere. Come prevenire il cancro a tavola sono a disposizione per una chiacchierata sull’argomento e uno scambio di idee.